Il Santuario

È il maggior tempio di Aci Catena, e si impone alla ammirazione perche possiede "tre cose" veramente belle: una Madonna, una cupola, una campana. Il suo frontone esterno reca la scritta "BEATAE MARIAE VIRGINI A CATENA ", che sintetizza la storia del culto della Madonna nella nostra Città che di Essa porta il nome.
Santuario
Facciata del Santuario
Foto: O. Greco
L'interno della chiesa è a tre navate, a croce latina; elegante è l'architettura dell'abside, del transetto, della cupola e delle due cappelle laterali, del SS.mo Sacramento e della Madonna. L'abside si orna di un artistico coro ligneo nelle cui pareti laterali si ammirano due affreschi di discreta fattura raffiguranti Il Miracolo della liberazione dei tre condannati palermitani e il terremoto del 1693.
Sul tetto dell'abside si ammira un bellissimo affresco raffigurante la gloria di Maria SS. Assunta in cielo: questo particolare è assai significativo in quanto ci dice come il popolo, unitamente al clero locale, abbia voluto definitivamente trasferire la solennità della festa, che in un tempo remoto ricorreva nel mese di Maggio, al 15 Agosto di ogni anno, abbinandola così alla festa dell'Assunta.
Sui coretti della navata del SS.mo Sacramento e della Madonna si ammirano due affreschi raffiguranti rispettivamente la Coena Domini e la scena biblica di Assuero ed Ester che assieme a Mardocheo sventa le trame del ministro Aman, salvando il re.
L'altare maggiore è veramente imponente, non tanto per i suoi marmi, quanto per il bel gruppo statuario della Coena Domini che campeggia sulla sua mensa. Esso è arricchito da elegante pala di altare, finemente ricamata in seta ed oro, che chiude la preziosa urna contenente la reliquia insigne del corpo di S. Candido, la cui memoria cade la prima domenica di settembre.
Due altari pregevoli sono quelli di S. Candido e di S. Gaetano. Il primo nel periodo post-conciliare è stato rimosso per essere sistemato nella navata del SS.mo Sacramento; il secondo invece è stato utilizzato in parte per la realizzazione del monumentale altare basilicale, eretto al centro dell'abside. La icona della Madonna, dipinta su pietra, risale al sec. XVI.
L'immagine della Madonna, anche se non sembra esatta nelle proporzioni, tuttavia nel fulgore dei suoi preziosi monili e nella preziosità del suo manto dorato sormontato da una preziosa corona, appare imponente e maestosa. Il Bambino che tiene in braccio è un vero gioiello d'arte per la sua naturale espressione, per via di quella manina che, tenendo in mano l'aurea catena, pare voglia incatenare il cuore dei figli per avvicinarlo a quello della Madre.
Rebecca
Rebecca al Pozzo di Paolo Vasta
Foto: O. Greco
La chiesa non manca di belle pitture, tra le quali è degna di nota la "Rebecca al pozzo" di Paolo Vasta che può considerarsi la più antica tela esistente nella città. Inoltre ricordiamo le tele raffiguranti la "Madonna del Lume" di M. Costanzo, il S. Vincenzo Ferreri e l'Agonia di S. Giuseppe" di Paolo Vasta junior, il "S. Gaetano" di M. Costanzo, "l'Immacolata" del Ragonesi, la "Madonna del Rosario" di Fr. Giambattista Grasso. La facciata esterna del Santuario è stata arricchita nel 1994 con la posa delle statue dei quattro evangelisti donate da un parrocchiano anonimo e scolpite da Stancani di Vicenza.
Il 1° agosto 2000 è stata inaugurata la nuova casa del "fercolo" presso l'oratorio parrocchiale. Tale opera è stata realizzata grazie al contributo del Comitato dei Festeggiamenti del 1993 e al residuo del contributo per la realizzazione del nuovo Manto della Madonna.
Il 13 agosto 2000, in una particolare e solenne celebrazione verrà benedetto il nuovo "Manto" della Madonna, tutto ricamato in oro dalle volontarie della parrocchia, guidate da Suor Venera Sapienza Canossiana. Tale opera è stata realizzata grazie al contributo generoso dei fedeli e dell' Amministrazione Comunale.